Gay e lesbiche che hanno fatto coming out a scuola sono più sicuri e meno depressi. Lo rileva uno studio americano

Secondo un recente studio condotto americano, i giovani adulti LGBT che hanno fatto coming out durante gli anni di scuola hanno una maggiore sicurezza e sono meno propensi alla depressione. Si tratta di una ricerca pubblicata su l’American Journal of Orthopsychiatry e condotta su un campione abbastanza esiguo di persone, ma è la prima ad affrontare il tema del coming out in età adolescenziale.

I ricercatori hanno intervistato 245 persone LGBT di età compresa tra i 21 e i 25 anni che hanno fatto coming out quando ancora erano a scuola, o al liceo o addirittura alle medie. Per ogni soggetto è stato valutato il livello di depressione e di soddisfazione. Chi ha sofferto di bullismo omofobico o transfobico era più propenso a soffrire di depressione in età adulta, ma i soggetti che avevano fatto coming out erano in grado di rettificare i loro stati depressivi. Secondo Stephen Russell, autore principale dello studio: «Una delle cose che fa riflettere di più è che dover fare coming out è legato alla vittimizzazione, mentre nascondere il proprio orientamento era legato alla vittimizzazione». La differenza è che l’”obbligo” alla riservatezza rende più difficile superare i traumi causati dal bullismo.

I ricercatori hanno, però, sottolineato che questi risultati non possono essere applicati a tutti i giovani LGBT, perché per fare coming out quando si è così giovani c’è bisogno di un ambiente non ostile e di personale scolastico in grado di difendere gli studenti. Ma, secondo quanto affermato da Russell, «nonostante fare coming out comporti dei rischi, essere dichiarati porta dei benefici nel lungo termine».

Fonte: www.lezpop.it

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